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Ciaspolata sulle cime dell’altopiano Silano

Una mite domenica di Gennaio ci regala una splendida giornata sulla neve

Di Francesco Martucci – Guida Ambientale Escursionistica –

Intorno alle 9 del mattino circa, usciti di casa, abbiamo avuto il primo impatto con l’aria esterna, percepiamo subito che non sembra per niente una giornata di Gennaio. Siamo nel cuore dell’Inverno e, a parte durante la notte e al primo mattino, rileviamo temperature sopra la media del periodo, che rendono ovviamente appetibile l’uscita all’aperto. Ci aspetta ad ogni modo, una ciaspolata, una bella uscita sulla neve, in compagnia di un gruppo di persone che hanno deciso di partecipare a questo evento organizzato da me.

Arrivati sul luogo di ritrovo, ovvero al valico di Monte Scuro – Sila Grande, notiamo subito un intenso movimento di auto e persone che aumenta sempre piu, proprio per via del clima gradevole. Incontriamo poco dopo i nostri amici, pronti a godersi le bellezze dell’altopiano, sotto un bel sole e all’aria pura che solo le foreste (in questo caso come quelle Silane) possono regalarci.

Briefing ciaspolata

Subito facciamo conoscenza con i nuovi amici, in compagnia di un caffé caldo e qualche dolcino tipico fatto in casa, come il fantastico “mustazzualu” di San Giovanni in Fiore (CS). Passiamo quindi a indossare le ciaspole e tutto il resto dell’equipaggiamento, una breve descrizione di cosa andremo a fare e… Si parte!

La notte appena trascorsa ha comunque registrato temperature sotto lo zero, il manto nevoso ha uno spessore medio di 30 cm circa, ed in base alla zona piú o meno esposta al sole, si nota la differenza della neve che scioglie e quella che resta ghiacciata (nelle zone a “mancu“, esposte a Nord / Nord-Est per lo piú). Il percorso é molto variegato, attraversiamo giovani faggete, arbusti ghiacciati e innevati di Rosa Canina, e ovviamente alcuni esemplari del nostro albero simbolo della Sila, il Pino Larício (Pinus nigra ssp. laricio), specie esclusiva della Calabria, ma presente anche in Sicilia e Corsica.

rosa canina gelata in sila

Nel nostro territorio si ricordano di questa specie “I Giganti della Sila“, che visitandoli si puó comprendere come poteva essere colossale l’antica Foresta della Sila fino ad alcuni secoli fa. Purtroppo la follia umana ha ridotto le nostre splendide e importantissime foreste sempre piú, fino a lasciare questi pochi esemplari, testimoni di oltre 300 anni di storia! Penso che foreste del genere potevano far restare a bocca aperta chiunque se fossero state preservate!

Proseguendo tra paesaggi, racconti, battute e risate, il gruppo che mi segue, mostra subito una identitá tipica, come diciamo dalle mie parti “sú ná macchietta!“.

Uscendo dal bosco raggiungiamo i primi punti panoramici che, vista la giornata davvero nitida, ci permettono vedute spettacolari. Riusciamo a scorgere a Nord l’imponente catena del Pollino, a Nord-Est il mar Ionio, ad Est il lago Cecita e il resto dell’altopiano Silano, la valle del Savuto e il massiccio del Reventino a sud-ovest, la Catena Costiera a Ovest. Quest’ultima é ricoperta spesso da nubi, generate dall’aria mite del mare, che, costretta a superare la catena stessa, la risale, e quindi si raffredda e condensa in quota. La veduta si conclude con i monti dell’Orsomarso. Tutto questo é ció che si puó ammirare dalla cima di Monte Scuro a 1.620 m.s.l.m..

Dopo una sosta rigenerante, ci apprestiamo a intraprendere il ritorno. Troviamo sempre piu persone che ciaspolano e che si godono la bella giornata e l’atmosfera unica della Sila. Arrivati alla fine dell’escursione, ci riposiamo un pó e restiamo ancora tutti in compagnia con grande piacere, per chiacchierare e divertirci ancora un pó, mangiare qualcosa, sorseggiando un buon bicchiere di vino casereccio dell’alta valle del Savuto, offerto dal mitico Pierluigi! Che dire! Questa é l’atmosfera Calabra, bella gente, prodotti gastronomici squisiti, posti stupendi che ci ha donato la natura e che spero siano sempre piú preservati e tutelati per poterne trarre solo utili benefici.

Il tutto é trascorso in relax e lentezza, in questi momenti (ma anche in altri) la fretta meglio lasciarla da parte!

Rispettiamo la Natura e la nostra Terra sempre.

“Osservala, Ascoltala… Meravigliati!”.

Di seguito alcune foto della giornata e dei paesaggi Silani. Alla prossima avventura.

Buon Cammino!

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